Nella “crew” arbitrale chiamata a dirigere Benevento-Frosinone, partita valida per la 12° giornata di Serie B 2021/22, è presente come quarto ufficiale di gara Maria Marotta. 37enne, della sezione di Sapri, Marotta nel maggio scorso è diventata la prima donna a dirigere un match del campionato cadetto. Curiosamente, anche allora di mezzo c’era il Frosinone: era l’ultima giornata e i ciociari facevano visita alla Reggina per un incontro che aveva poco da dire dal punto di vista della classifica, visto che entrambe le squadre erano salve e non potevano più qualificarsi per i Playoff. 

In questa stagione c’è stato un altro esordio: in Cittadella-Spal il fischietto è stato affidato a Maria Sole Ferrieri Caputi, livornese, classe 1990, più giovane di Marotta e, quindi, con maggiori prospettive di infrangere il centenario tabù di genere che vuole solo uomini arbitrare in Serie A.
Almeno il tabù relativo al campo, perché quello relativo al ruolo è più duro da scrostare, passa dal linguaggio ed è, per questo, autoassolutorio.

Ci spieghiamo meglio. Quando la designazione di Ferrieri Caputi è stata resa nota, la Gazzetta e altri organi di stampa non hanno parlato di “arbitra” o, tuttalpiù, di “donna arbitro”, ovvero di donna chiamata a dirigere una partita di calcio (arbitro in questo caso avrebbe una valenza di neutro, che comunque in italiano non è contemplato). Si è, invece, parlato di “arbitro donna”, come se il ruolo del direttore di gara fosse naturalmente maschile e bisognasse specificare, a margine, che si era difronte a una eccezione. Quella che conferma la regola.

Un imbarazzo lessicale simile si è avuto in corrispondenza della partita inaugurale dell’ultimo Europeo, Italia-Turchia. Con nonchalance per molti addetti ai lavori Stephanie Frappart era il “quarto uomo”. Qualcuno potrebbe dire che in fondo “si dice così da sempre!” ed ecco appunto l’autoassoluzione.
La sottile battaglia da compiere sul linguaggio non è meno importante di quella che va compiuta sul campo. Da questo punto di vista è bello far notare come il sito dell’AIA, l’Associazione Italiana Arbitri, parli ormai di quarto ufficiale, quando si tratta di designazioni. E poi, a febbraio 2021, per la prima volta una donna, Katia Senesi, è stata eletta nell’esecutivo, Comitato Nazionale AIA.
Certo, se poi si pensa che in Bundesliga e in Ligue1 Steinhaus e Frappart sono anni che dirigono gare e che in settimana nel Regno di Giordania per la prima volta una quaterna tutta femminile ha diretto una partita del massimo campionato maschile…